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1. Nutriamoci di colori

L’uomo mangia perché ha fame. Quello che mangia e quanto mangia però, dipende non solo dalla fame, ma anche dal suo umore. Ci sono numerosi cibi che possono influenzare l’umore ed anche numerose situazioni che possono influenzare l’umore verso il cibo:

  • economiche (costi, disponibilità)
  • sociali (tradizioni culturali, religione, mode, contesto famigliare)
  • pratiche (tempo a disposizione, turnistica lavoro, abilità in cucina)
  • psicologiche (depressione, nevrosi, stress, benessere)
  • biologiche (impatto sensoriale)
  • patologiche (Alzheimer, demenze, esiti insulti cerebrali)

Colore degli alimenti. Il colore è il primo aspetto degli alimenti che colpisce i nostri sensi. Crea aspettative nei confronti delle altre qualità (sapore, odore, conservazione). È l’impatto che, unito all’esperienza ed, in seconda battuta agli altri sensi, determina l’assunzione o il rifiuto del cibo.


Più la frutta e gli ortaggi sono scuri o intensamente colorati, più sono ricchi di antiossidanti e vitamine (rovesterolo, antocianine, polifenoli). I colori tenui, pallidi, slavati sono indice di scarsità di micronutrimenti.

Nutriamoci di colori. "Mens sana in corpore sano" recitavano gli antichi romani. Non è un segreto che l’efficienza fisica e quella mentale vadano di pari passo. Ma è un’acquisizione recente quella relativa all’importanza dei micronutrienti antiossidanti nella prevenzione dell’invecchiamento della cellula nervosa e della predisposizione alla depressione. Si tratta di sostanze molto colorate.

La cellula nervosa è tra le cellule che consumano più ossigeno. È pertanto esposta più di altre ai danni connessi al metabolismo ossidativo: produzione di perossidi e di radicali liberi. L’apporto di vitamine antiossidanti e minerali in traccia (oligoelementi) antiossidanti, difende la cellula nervosa sia dai danni organici che da quelli funzionali (degenerazione e depressione).

Quali colori? Nel modello di dieta ideale (piramide alimentare), la verdura e la frutta sono in grande abbondanza, subito dopo i cereali. Bisogna fare in modo di consumare sia vegetali ricchi di vitamina C, che di vitamina A. Si tratta delle due vitamine antiossidanti che insieme ai flavonoidi ci difendono dal cancro e dall’arteriosclerosi. Come ci si deve regolare per scegliere frutta e verdura? Seguire i colori! L’arancio, il rosso, il verde scuro sono indice di ricchezza di flavonoidi, caroteni, vitamina C; mentre il nero (more, spinaci, cavolo nero) di antocianine, precursori della vitamina A protettivi della retina. Ed allora forza con albicocche, meloni, more, arance, cachi, carote, zucche, peperoni, spinaci, cavolo nero, agretti...

Come? Seguire le stagioni. La coltivazione in serra consente la disponibilità dei prodotti ortofrutticoli ben oltre la loro stagionalità. La distribuzione ortofrutticola, inoltre, per mantenere più a lungo la commestibilità, comporta la raccolta precoce e l’uso di conservanti. Questo influisce negativamente sui livelli nutritivi e sulla qualità organolettica dei prodotti finiti. Tutte le coltivazioni hanno un tempo ottimale di raccolta. Il rispetto della stagionalità nei consumi ortofrutticoli garantisce la varietà e buoni livelli di apporti nutrizionali.

In tavola e non solo, ai colori si associano sensazioni gustative e risposte affettive. Lasciamo quindi il bianco e nero al cinema d’autore. In cucina invece prendiamoci lo schermo panoramico a colori!