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7.7. Vitamine idrosolubili. Acido folico. Folacina. Vitamina M

Il termine deriva dal latino folium, spinacio. È un fattore antianemico.

Fonti: vegetali verdi, fegato, rene, milza, frattaglie, cereali integrali, lievito di birra.

Fabbisogni: 0,1-0,2 mg al giorno.

Diversi farmaci esercitano un’azione antagonista all’acido folico:

  • aminopterina (antileucemico)
  • chinino, clorochina (antimalarici)
  • idantoina (anticonvulsivante usato contro l’epilessia)

La carenza si manifesta con anemia megaloblastica e leucopenia associate ad insufficienza midollare.

È più frequente in gravidanza (per aumento dei fabbisogni) e negli anziani (per ridotta assunzione e ridotta capacità d’assorbimento). Una incidenza elevata di sindromi carenziali si riscontra nei paesi tropicali per sprue.

Funzioni biochimiche. Viene trasformato in tetraidrofolati che partecipano a:

  • sintesi delle purine,
  • sintesi acido timidinico necessario alla formazione di DNA,
  • metilazione RNA,
  • metabolismo degli aminoacidi: glicina, serina, istidina.

Le sue funzioni sono riassumibili nel garantire la riproduzione cellulare in generale e la riproduzione cellulare ematica in particolare.

Viene usata, insieme alla vitamina B12, per combattere l’anemia perniciosa.