Il termine deriva dal latino folium, spinacio. È un fattore antianemico.
Fonti: vegetali verdi, fegato, rene, milza, frattaglie, cereali integrali, lievito di birra.
Fabbisogni: 0,1-0,2 mg al giorno.
Diversi farmaci esercitano un’azione antagonista all’acido folico:
- aminopterina (antileucemico)
- chinino, clorochina (antimalarici)
- idantoina (anticonvulsivante usato contro l’epilessia)
La carenza si manifesta con anemia megaloblastica e leucopenia associate ad insufficienza midollare.
È più frequente in gravidanza (per aumento dei fabbisogni) e negli anziani (per ridotta assunzione e ridotta capacità d’assorbimento). Una incidenza elevata di sindromi carenziali si riscontra nei paesi tropicali per sprue.
Funzioni biochimiche. Viene trasformato in tetraidrofolati che partecipano a:
- sintesi delle purine,
- sintesi acido timidinico necessario alla formazione di DNA,
- metilazione RNA,
- metabolismo degli aminoacidi: glicina, serina, istidina.
Le sue funzioni sono riassumibili nel garantire la riproduzione cellulare in generale e la riproduzione cellulare ematica in particolare.
Viene usata, insieme alla vitamina B12, per combattere l’anemia perniciosa.