Tocoferolo. Olio giallo.
Presente nella componente lipidica di diversi vegetali: granaglie, semi, arachidi.
Presente in latte, tuorlo d’uovo, oli vegetali (mais, riso, soia, vinacciolo, legumi).
Il fabbisogno di vitamina E aumenta con l’aumentare di acidi grassi polinsaturi nella dieta.
Viene assorbita dalla mucosa intestinale in presenza di acidi biliari. Si accumula nel fegato e nel tessuto adiposo. Altri organi ricchi di vitamina E sono ipofisi, surreni, utero, testicoli.
Funzione: antiossidante. Favorisce l’assorbimento della vitamina A e dei caroteni. Previene l’ossidazione dei lipidi. Favorisce la stabilità di vitamina A e polinsaturi.
La carenza negli animali è associata a: degenerazione testicolare, anomalie gestazionale, atrofia ovarica, diminuzione fertilità, distrofia muscolare, necrosi epatica.
La carenza nell’uomo si ha in caso di disturbi dell’assorbimento intestinale (sprue, fibrosi pancreatica, resezioni). Essa induce lesioni muscolari, riduzione della vita media degli eritrociti, emolisi, ulcera peptica.
L’integrazione di vitamina E è consigliata in caso di dieta ricca di polinsaturi, disturbi dell’assorbimento lipidico (insufficienza epatobiliare, insufficienza pancreatica, pancreatite, resezione intestinale), allattamento artificiale.
La vitamina E è usata come conservante in tecnologia alimentare, in farmaceutica, in cosmesi. L’azione antiossidante della vitamina E trova diverse applicazioni in queste branche industriali per impedire l’irrancidimento della componente grassa dei prodotti da commerciare.
In terapia la vitamina E, è indicata in caso di: claudicatio intermittens, aborto abituale, ulcere da decubito, morbo di Dupuitren. È stata a lungo considerata la vitamina della fertilità e per questo motivo prescritta in caso di infertilità maschile o femminile.