Calciferolo.
Si tratta di un gruppo di 10 steroli presenti prevalentemente nel mondo animale. Il più importante dei dieci è il Calciferolo (animale); la vitamina D d’origine vegetale è l’Ergocalciferolo (Vit D2).
L’anello chimico d’origine della vitamina D è il colesterolo.
Fonti principali: fegato dei pesci; esposizione al sole.
Nell’organismo la vitamina D non è presente come vitamina D attiva, ma sotto forma di precursori (procalciferolo). L’esposizione al sole, catalizza la trasformazione dei precursori della vitamina D presenti nel tessuto sottocutaneo (procalciferolo), in vitamina D attiva (calciferolo).
Funzione: assorbimento del calcio e fosforo.
La carenza negli animali provoca arresto della crescita ossea, alterazioni scheletriche; nel pollame sterilità e riduzione della produzione delle uova.
La carenza nell’uomo provoca rachitismo (bambino), osteoporosi ed osteomalacia (adulto ed anziano).
Il rachitismo è una patologia scheletrica che porta a deformità ossee che assumono vario nome. Una forma precoce di rachitismo è la mancata chiusura delle fontanelle del neonato. Può evolvere in cranio natiforme. In età evolutiva si può avere torace carenato, tibie a sciabola, rosario rachitico, ritardo della dentizione.
Osteomalacia. Rarefazione della trama ossea, generalmente di bacino, ossa lunghe, torace.
Osteoporosi. Rarefazione ossea sostenuta da diminuzione della matrice e decalcificazione.
Gli eccessi di Vitamina D possono causare calcificazioni ectopiche: reni e colecisti (calcolosi), tessuti molli, tendini.
La vitamina D resiste alla cottura in acqua fino a 125 °C senza disattivarsi.
Deficit di vitamina D si possono avere per malassorbimento intestinale, alterazioni renali, malnutrizione.