Il riso e verze
"El ríis e véerze" |
Ingredienti per 4 persone: 1,5 l di buon brodo di carne, meglio se di ossa di maiale | ||||
Preparazione Tagliare la verza a listarelle fini e lavarla accuratamente in abbondante acqua, tagliare il sedano e la carota a piccoli pezzi. Portare a bollore in una pentola il brodo ed aggiungere le verdure. Quando queste risultano pressoché cotte, gettare il riso e poco prima di togliere dal fuoco, a cottura praticamente ultimata, aggiungere il pesto di maiale. Dare una spolveratina di pepe e servire fumante con abbondante formaggio grana padano grattugiato. |
Difficoltà | Preparazione | Cottura | Costo | Servire |
nessuna | 20 minuti | 45 minuti | medio | calda |
Abbinamenti Si consiglia di far seguire ossa di maiale, costine, zampetti, musetto, codino ecc. opportunamente lessati e serviti a scottadito, salati al momento. Abbinamento vino Forse il più classico fra i primi piatti invernali cremonesi a cui sarebbe consigliato l’assaggio dei vini che una volta si producevano. In mancanza si suggerisce una Freisa vivace dei Poderi Cola di Alba, un vino eccellente dal giusto corpo, che potete servire anche con le portate successive. Ottimo anche nel "Bever in Véen" perché non prevale sul sapore del piatto. Varianti È il piatto ideale per il "béever in véen" ed è questa pertanto la variante d’obbligo, ovviamente a chi piace. Almeno altre due semplicissime varianti sono da rammentare: la prima è quella che vuole sostituita alle verze i porri; la seconda prevede la sostituzione del pesto con dadolini di pancetta, meglio se affumicata (se si aggiungono rape tagliate a fettine si ottiene il massimo della squisitezza). Curiosità e notizie È il piatto tipico della giornata dedicata alla macellazione del maiale ed alla preparazione degli insaccati, di cui costituirà la degna conclusione. In tal caso sarà di rigore farla seguire da ossa di maiale lessate da servire a scottadito e dagli annessi e connessi come detto sopra nonché, massimo dei massimi, dalla torta di sangue con polenta fresca o abbrustolita. | ||||
Scheda dietologica Storiella istruttiva. Nel 1991 l’Accademia Nazionale delle Scienze USA, riconobbe ufficialmente verze, broccoli, cavoli e rape, come alimenti antitumorali. Contengono infatti delle sostanze (i sulforani ed i polifenoli) che rendono il nostro intestino capace di neutralizzare i cancerogeni alimentari. Nello stesso anno, l’allora presidente degli Stati Uniti, George Bush, dichiarò, senza alcuna diplomatica precauzione, di aver fatto togliere dal menù della Casa Bianca, verze, broccoli, cavoli e rape perché lo disgustavano. Questa dichiarazione non gli portò fortuna. Provocò la reazione degli agricoltori e dei medici di base. Bill Clinton, suo antagonista, si fece fotografare mentre apprezzava un piatto di verze e broccoli. Bush non venne rieletto. Clinton ha ottenuto due mandati. Morale della favola. Le verze ed i broccoli fanno bene alla salute... e a chi vuol fare il presidente degli USA. Ci sono altri alimenti che aiutano a prevenire il cancro? Sì. Tutti quelli ricchi di flavonoidi, carotenoidi, antocianine, vitamina C: albicocche, meloni, cachi, fragole, kiwi, agrumi, mirtilli, uva nera; carote, peperoni, spinaci, zucche, dente di leone, radicchio; ed anche tè e vino rosso. Come si fa a sapere se la frutta e la verdura sono ricchi di queste sostanze? Dal colore. Deve essere molto scuro (spinaci) o rosso-arancio intenso (albicocche). C’è anche una regola da seguire: almeno 5 porzioni al giorno. Di che? Di frutta e verdura. Due di frutta e tre di verdura. La porzione di frutta è di 130 grammi, quella di verdura di 65. Aiutano anche a diventare presidente degli USA? Non si sa. L’Accademia Nazionale delle Scienze non si è ancora espressa sull’argomento. | ||||