La frittata con le erbe
"La fritáada" |
Ingredienti: 5 uova | ||||
Preparazione Lavare, toglier la parte bianca e far lessare le coste, senza aggiunta di acqua ma con la sola acqua di lavaggio rimasta sulle coste non sgocciolate. Una volta lessate, il che richiederà una decina di minuti, strizzarle ben bene e tagliarle finemente. Farle poi saltare in un tegame così che perdano l’acqua residua, indi spegnere e mettere da parte. Sbattere le uova col formaggio, il pane grattato, il sale e la noce moscata. In un tegame mettere una cipolla tagliata molto fine, farla rosolare nell’olio, indi aggiungere le coste e per ultime le uova sbattute. Amalgamare bene velocemente, compattare il composto con un cucchiaio di legno e non toccarlo più sino al momento di girarlo, cioè quando avrà fatto quella crosticina che, scuotendo il tegame, consentirà al composto stesso di staccarsi dal fondo. |
Difficoltà | Preparazione | Cottura | Costo | Servire |
nessuna | 30 minuti | 15 minuti | basso | calda o fredda |
Abbinamenti Insalata fresca e verdure fresche in genere Abbinamento vino La frittata è un ottimo stuzzichino prima dei pasti, se poi è accompagnato da un flute di spumante come il Dominio brut dell’Az. Bagnoli di Sopra, diventa straordinario. Varianti Al posto delle erbe, si può usare qualsiasi verdura si gradisca: carote, cipolle, fagiolini, patate, peperoni, porri, zucchini ecc. anche usate assieme, in tutto od in parte, secondo l’estro e la disponibilità dell’orto. Il procedimento è del tutto simile. Ottime anche le preparazioni con erbe selvatiche: le foglie tenere del tarassaco, le cimette delle ortiche novelle, le punte del luppolo ("luertiis"), anch’esse preventi-vamente lessate e tritate. Curiosità e notizie È questa "la fritaada" per eccellenza, senza alcuna ulteriore specificazione. Qualunque altra richiede una aggiunta specificativa che la identifichi: "cui luertìis", "cun le sigùle", "cun i süchèt" ecc. | ||||
Scheda dietologica La frittata consente così tante varianti ed associazioni alimentari da rappresentare un tesoro nutrizionale utile in moltissime situazioni. La frittata è la fonte delle proteine di migliore qualità (uova: vedi scheda dei maltagliati coi fagioli), è adatta quindi all’alimentazione di base. È di facile masticazione, indicata per questo nell’alimentazione del bambino e dell’anziano. È infine di rapida digeribilità, consigliabile dunque anche per lo sportivo e per chi si dedica a lavori pesanti. È una pietanza talmente versatile che permette di far sembrare buoni anche i cibi avanzati che le si aggiungono oppure di sfruttare quelli di cui rimangono quantità che da sole non farebbero una porzione sufficiente. Con questo sistema però può capitare di far dei pasticci ed è così che il termine frittata viene usato anche in senso figurato col significato di fare un guaio (fare una frittata) oppure di rigirare il discorso (rivoltare la frittata). Non è il caso di questa ricetta in cui le cipolle e le biete apportano sostanze che stimolano la digestione e la diuresi; le uova ed i formaggi coprono il fabbisogno di proteine; l’olio d’oliva fornisce gli acidi linoleico ed oleico che ci difendono dall’aterosclerosi. La frittata è consentita anche nell’insufficienza epatica (attenzione alla qualità della cottura ed alle quantità di spezie); solo chi soffre di calcolosi della colecisti o di infiammazione delle vie biliari deve evitarla. | ||||