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Semina

"Per molti orti non occorre un gran numero di piantine di un medesimo ortaggio; perciò molte semine (alchechengero, pomodoro, porro, melanzane, lattuga da trapiantare, peperoni, indivia, ecc.) si possono effettuare in cassette di legno ed in terrine. Queste, essendo trasportabili offrono non solo il vantaggio di poter facilmente proteggere i semi dagli insetti nocivi, ma anche la possibilità di poter riparare, con mezzi semplicissimi, le giovani piante dai freddi intempestivi o da altre eventuali intemperie. Per un orto di famiglia, sempre quando non si disponga di ambienti migliori (e cioè di cassoni riscaldati con letame, oppure di serre), è indicatissimo questo semplice e comodo sistema di seminare. In ogni caso i semenzai devono essere bene esposti a pieno sole, tanto se fatti in cassette, quanto se effettuati in piena terra. Le cassette, che devono essere alte circa una trentina di centimetri, non vanno completamente riempite di terriccio per poter coprire, con vetro, le pianticelle, anche quando siano sviluppate: tra il terriccio e gli orli superiori delle cassette si lascia una distanza dai 10 ai 15 centimetri.

I semenzai in piena terra si devono fare in aiuole che abbiano un terreno sciolto e molto ricco: in mancanza di un simile terreno conviene spargere sulle aiuole uno stato di una decina di centimetri di terriccio, su cui si distribuisce uniformemente il seme, che va interrato o con rastrellatura, o con leggera zappatura, od anche solamente comprimendo il suolo."

"La profondità a cui vanno interrati i semi è varia: può essere però di guida la grossezza di essi. I semi grossi, che non siano ad essere seminati esclusivamente in apposite buche o in solchetti, si possono interrare con semplice zappatura: rabarbaro, barbabietola, bietola, borragine, spinacio. Quelli di media grossezza: cipolle, cavoli, carote, rape, porri, finocchi, si coprono con una leggera rastrellatura; per quelli molto piccoli, basilico, sedano, acetosa, basterà la sola compressione del terreno. Per i fagiuoli, ceci, cardi, piselli, fava, zucche, meloni ecc. si terrà ugualmente calcolo della grossezza dei semi all’atto della semina: il seme di fava si seminerà ad una profondità maggiore di quella a cui si metterà il fagiuolo, e questo si interrerà di più del pisello che mal sopporta una semina profonda. … Comprimendo il terreno si mettono i semi a più stretto contatto con esso e si agevola anche la germinazione. La compressione del terreno dopo la semina, evita che l’acqua delle inaffiature o di eventuali acquazzoni possa rimuovere i semi, o che gli insetti possano facilmente asportarli. Bisognerà tener presente in ogni caso, che, il terreno delle semine sia piuttosto asciutto anziché bagnato."

"Spesse volte accade di non poter calcolare la quantità di semi occorrenti all’orto, e che quindi riesca difficile acquistare le semenze nel giusto quantitativo; come anche può avverarsi il caso che si sia in dubbio sulla germinabilità di vecchi semi avanzati negli anni precedenti. A togliere in parte queste possibili incertezze potranno contribuire i dati contenuti nella seguente tabella."

"Non tutti i semi d’ortaggi impiegano lo stesso tempo per germinare: da alcuni di essi spuntano le piantine dopo due o tre giorni dalla semina; da altri solo dopo due o tre settimane.

Il seguente prospetto potrà servire a diradare i facili dubbi derivati, spesso, dalla impaziente attesa di veder nascere quelle pianticelle che tardassero a spuntare da terra. Questo ritardo potrebbe ingenerare in noi l’incauta decisione di farci adibire, con altre piantine, il terreno occupato dal seme infondatamente ritenuto improduttivo."

"Per facilitare e per poter anticipare la germinazione di molti semi, si usa metterli a bagno, legandoli in una pezzuola che poi si immerge interamente nell’acqua, ove si lascia per alcune ore. I semi di cipolla e di porro, i semi neri di lattuga e quelli di indivia si tengono così a macerare per circa 48 ore. La durata della macerazione la si può dedurre dalla maggiore o minore durezza dei semi. È necessario che i semi così trattati siano asciugati un tantino, all’ombra, prima di seminarli; perché, se troppo bagnati, riuscirebbe malagevole l’uniforme distribuzione di essi sul terreno: a tale scopo si può aggiungere ai semi, appena tolti dall’acqua, della sabbia molto asciutta."

"Nell’effettuare la semina degli ortaggi, sarà bene tener conto anche delle fasi lunari; perché l’attrazione e la luce della luna, hanno una varia influenza sulla vegetazione delle piante ortensi."

"Intanto, e finché la scienza non giunga a formulare qualche conclusione in proposito, sarà bene non svalutare i dati dell’esperienza empirica; in base ai quali si seminano p.es. tutti i vari tipi di cavolo e di rape dal settimo all’undicesimo giorno di luna calante ed il finocchio, la carota, il sedano ed il cardo negli ultimi due giorni della stessa fase lunare. Si cercherà insomma, nel seminare, di far capitare la nascita delle piantine nei giorni di luna crescente, giacché si ritiene che l’attrazione e la luce riflessa della luna abbiano una benefica azione non sulla germinazione solamente, bensì sullo sviluppo iniziale delle piantine. Per questo motivo molti ortolani dell’Italia meridionale seminano il finocchio verso la metà del periodo di luna crescente (La pianta di finocchio impiega circa tre settimane per spuntare da terra, quindi, se il seme viene affidato al terreno alla metà del periodo di luna crescente, la pianta si troverà a nascere proprio nei primi giorni di luna crescente). Anche in considerazione delle fasi lunari, il piccolo prospetto sul tempo che impiegano i semi per germinare, potrà essere utile."

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