La polenta pasticciata
"La pulèenta pastisàada" |
Ingredienti per 4 persone: per la polenta: 1 litro d’acqua | ||||
Preparazione Preparare la polenta nel modo usuale e rovesciarla sul tagliere lasciandovela finché non si sia raffreddata, per poterla poi affettare. Nel frattempo, dopo aver lavato i funghi secchi, immergerli in acqua tiepida, lasciandoveli almeno un quarto d’ora affinché si ammollino. In un tegamino far sciogliere metà del burro, unendovi poi i funghi ben scolati, la salsiccia fatta a pezzettini e la salsa di pomodoro, salando e pepando. Unire gradualmente l’acqua dove erano stati posti i funghi e lasciar cuocere il tutto a fiamma bassa per un’oretta. In un recipiente di terracotta o in una pirofila di adeguata capacità e ben imburrata sistemare un primo strato di fette di polenta non più alto di un centimetro e sovrapporvi uno strato dell’intingolo appena preparato, aggiungendovi una bella cucchiaiata di formaggio grana. Continuare così sino ad esaurimento della polenta e dell’intingolo . Sull’ultimo strato, che dovrà essere di polenta, porre a fiocchetti il burro rimasto ed il formaggio. Gratinate in forno a 180° lasciandovi la preparazione per 30 minuti circa |
Difficoltà | Preparazione | Cottura | Costo | Servire |
media | - | 45 minuti | basso | caldo |
Abbinamenti Nessuno. Abbinamento vino Per la ricchezza e la consistenza dei suoi ingredienti questo piatto richiede un buon vino di corpo, che sgrassi e disseti, come un buon Refosco dei Colli Orientali del Friuli. Varianti Un’altra versione prevede la farcitura con besciamella, arricchita con un tuorlo d’uovo ed alcune fette di prosciutto cotto e di mozzarella. Sull’ultimo strato andrà la besciamella con il grana ed il burro. Per la gratinatura basteranno una ventina di minuti. Curiosità e notizie La ricetta nasce dal desiderio di utilizzare al meglio la polenta avanzata dai pasti precedenti. | ||||
Scheda dietologica La polenta pasticciata è un piatto invernale a cui possono essere applicate mille varianti al fine di semplificarlo ed adattarlo alle più disparate applicazioni. Compresa l’alimentazione del bambino. Una delle utilizzazioni della polenta, tra le tante, è l’alimentazione in corso di morbo celiaco. Disturbo che ultimamente colpisce con frequenza non solo i bambini ma anche l’adulto. I motivi della diffusione anche nell’adulto dell’intolleranza alla farina di frumento sono diversi. Virosi intestinali, alterazioni della flora batterica intestinale, antibioticoterapie o terapie contro l’ulcera gastroduodenale prolungate oltre misura. Fattori tutti in genere associati all’uso di pane o altri derivati della farina di frumento scarsamente cotti o con lievitazione parziale. Nell’ultimo decennio infatti si è consolidato l’uso di pani ottenuti da una panificazione sbrigativa o incompleta. Pani da tramezzino, pani congelati a metà cottura e distribuiti agli esercenti che ne devono completare la cottura al momento dell’utilizzo, pani di breve cottura per poter disporre di più turni di panificazione. La conseguenza è che non tutti i pani sono digeribili e sono aumentati i disturbi digestivi connessi alla farina di frumento. È quindi meglio alternare le fonti dei cereali. In questo caso con la polenta. Ma anche col riso. E per chi non soffre di celiachia con l’orzo ed il farro. | ||||
- Creato da admin il gen 05, 2008
- Ultimo aggiornamento da puero il mar 13, 2010
- Categorie: MangiĆ a nustrĆ an