Zucca Post curtum spatium retrovarunt denique zuccam, grandilitate parem montagnae Valcamoneghae quae titi mundo potuissebt fare manestram. Ad latus ipsius zuchae stat grande foramen, per quod cum stulto Baldus comitesque subintrant. […] Logici Ista quidem zucca est animabus plena togatis, quas quondam logicos reputarunt esse profundos, ast ammiserunt cerebrum per mille baianas […] Philosophi Post hec mattus eos portam conduxit in unam, introeuntque scolam sapientum philosophorum, illic astronomi, magici, medicique peritii. […] Poetae Sunt quoque (nescio qui, sana sine mente poetae), qui paritalies patriae, propriique tiranni, complevere libros follis verisque bosiis. Zucca levis, subusata intus similisque sonaiao, in qua sicca sonant huc illuc semina dentrum, astrologis merito, cantoribus atque poetis est domus […] | Zucca Dopo poca strada si trovarono di fronte ad una zucca grande quanto una montagna della Valcamonica che tutto il mondo ci avrebbe potuto fare una minestra a lato di questa zucca ci sta un grande forame attraverso il quale passano Baldo lo stolto ed i suoi. (…) Logici Questa stessa zucca è piena di togati, che un tempo furono reputati logici profondi, poiché rintronarono i cervelli di mille panzane. (…) Filosofi Dopo di che una porta li condusse in una stanza, entro la quale si trovavano i filosofi sapienti, e così pure gli astronomi, i chiromanti, i medici. (…) Poeti Sono parimenti dimora dei poeti che come nelle patrie dei tiranni riempirono i loro libri di favole e frottole vane. Una zucca leggera, vuota, simile ad un sonaglio, dentro la quale i semi secchi rintoccano qua e là, è giustamente la casa degli astrologi, dei cantori e dei poeti (…) |