headerphoto

Antichi e leggende

Mandragola. Piantina con bulbo e radici affusolate simili ai fianchi, bacino e gambe di una donna e con boccioli simili agli organi riproduttivi maschili. Secondo la teoria medievale delle signature che attribuisce alle piante poteri curativi sugli organi a cui assomigliano, la mandragola è considerata afrodisiaca e fecondante. Ha ispirato l’immortale commedia di Machiavelli: nel 1504 Messer Nicia non riesce ad aver figli dalla bella moglie Lucrezia che Callimaco vuole conquistare. La mandragola può risolver tutto! È la pianta che rende fertili le donne che la bevono, ma che uccide il primo maschio che con loro fa l’amore… Callimaco quindi, fa di tutto per sacrificarsi…

La mandragola risulta utilizzata fin dall’antico Egitto dove veniva chiamata Apenum. Compare nel papiro di Ebers, il ricettario più antico fino ad oggi conosciuto, associata a vino, miele, latte (vedi Enrico Malizia: A tavola con le streghe, 1998).

Nel Medio Evo faceva parte di numerose "pozioni della felicità"; miscele d’ingredienti da aggiungere ai cibi i cui componenti base erano: papavero, stramonio, canapa, noce, burro di bufala, noce vomica. La datura e la stricnina, derivati da stramonio e noce vomica, sono tossici con effetti stimolanti; gli oppioidi e cannabinoidi, derivati da papavero e canapa, sono stupefacenti. La mandragola è ricca di alcaloidi neuro e cardiotossici. Il papavero e la canapa sono nella lista dei narcotici. Gli omega-3, i tocoferoli, il triptofano, derivati da noce e burro di bufala, sono integratori nutrizionali. A parte gli integratori nutrizionali, tutti gli altri ingredienti devono essere ovviamente evitati.

Gli ingredienti

indice

 Stimolanti