Le pesche ripiene
"I persèch cul pièen" |
Ingredienti per 4 persone: 4 belle pesche gialle, del tipo che si divide con facilità | ||||
Preparazione Lavare, tagliare a metà le pesche, togliere il nocciolo, scavare un poco la polpa centrale e con questa, aggiungendo tutti gli ingredienti, tranne il burro ed un poco di zucchero, formare un composto omogeneo, rimescolando bene. Riempire col composto i buchi delle pesche, mettendo su ognuna, al termine, un fiocchettino di burro ed un pizzico di zucchero. Portare il forno a 180°, infornare e lasciarvi le pesche così preparate per circa 45 minuti. |
Difficoltà | Preparazione | Cottura | Costo | Servire |
nessuna | 20 minuti | 45 minuti | medio | calde o fredde |
Abbinamento vino Questa ricetta rientra a pieno titolo fra i dessert: è quindi possibile l’abbinamento con vini dolci come il sorprendente Recioto di Gambellara 96 Riva dei Perari Az. Dal Maso. Varianti Volendo, si può spruzzare un poco di brandy o di rhum prima di infornare, oppure versare sulla piastra del forno un bel bicchiere di vino rosso gagliardo. | ||||
Scheda dietologica Simpatico dessert che fornisce 370 calorie e 4,1 grammi di fibre a porzione. Proseguiamo il discorso sulle fibre interrotto nella scheda precedente. Con 500 grammi di frutta, 300 di verdura e 20 di legumi secchi (freschi 45) si raggiunge, insieme al pane e alla pasta, la quantità di 20-30 grammi di fibre al giorno, quota consigliata dai nutrizionisti. Se si supera in modo spropositato questo limite, aggiungendo integrazioni oppure prendendo alla lettera le diete vegetariane oltranziste dei santoni New Age, si corrono grossi pericoli (malnutrizione, anemia, malattie infiammatorie del digerente, flatulenza, calo immunitario, malattie infettive). In altre parole, quando ci si nutre di soli vegetali non si muore di malattie cardiovascolari e cancro, ma si muore molto prima di tutto il resto. Vi propongo al riguardo due esempi, uno conseguente ad una integrazione sconsiderata di crusca, l’altro all’affiliazione acritica ad una setta vegetarista. (A proposito, i vegetaristi sono coloro che rinunciano a tutti gli alimenti di origine animale, latte e uova compresi.) Ecco il primo esempio. Nel 1990 il ‘Journal of de American Medical Associacion’ pubblicò la storia di un uomo che, su consiglio del medico curante, per combattere la stitichezza cominciò a mangiare una tazza di crusca ogni mattina. L’uomo beveva poco e prendeva diuretici. Dopo dieci giorni dovette essere operato per rimuovere un blocco di crusca che aveva completamente ostruito l’intestino. Bel colpo! Non c’è più spazio... la seconda storia alla qui. | ||||