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Il gelato di Vittorio

"El gelàato de Vitorio"

Ingredienti per 6 persone:

1 l. di latte
300 gr. di zucchero
6 rossi d’uovo
3 albumi
1 bustina di vanillina

Preparazione

Sbattere bene le uova con lo zucchero, indi versare sul composto il latte, portato a bollore, a poco a poco, sempre mescolando. Versare il tutto in una casseruola e metterlo a fuoco molto basso in modo che cuocia senza mai bollire. Quando sul cucchiaio che si usa per mescolare, che sarà opportuno sia di legno, rimarrà attaccato un velo di crema, questa sarà cotta. Aggiungere allora la vanillina, rimescolare ancora un attimo e togliere dal fuoco. Mettere la casseruola in acqua fredda e continuare a mescolare finché la crema non si sia del tutto raffreddata. A questo punto versare nella gelatiera, mettere nel congelatore, seguendo le istruzioni fornite con la macchina.

Difficoltà
Preparazione
Cottura
Costo
Servire

media

45 minuti

15 minuti

medio

freddo

Abbinamenti

Abbinamento classico è quello effettuato con i biscotti detti ‘‘lingua di gatto’’, oppure con le solite cialde, gli uni, come le altre, reperibili in pasticceria.

Abbinamento vino

Il gelato non richiederebbe abbinamenti con vini, sia per la sua bassa temperatura che paralizza le papille gustative, sia per il troppo dolce dei suoi componenti, ma se proprio si vuol provare un abbinamento si consiglia un goccio di Liquore al Caffè della Distilleria Varnelli di Macerata.

Varianti

Se si preferisce il solito gelato alla panna si usano 500 gr. di panna, 200 gr. di zucchero, 6 uova ed una bustina di vaniglia. In tal caso sbattere bene i tuorli con lo zucchero, montare gli albumi a neve ed altrettanto dicasi per la panna, unendo poi il tutto con le consuete cautele, cioé a poco a poco e sempre rimescolando delicatamente. Infine aggiungere la bustina di vaniglia, dare un’ultima rimescolata e porre nella gelatiera seguendo le modalità riportate nella ricetta originale.

Curiosità e notizie

Un tempo, mancando gelatiere e congelatori si utilizzava un apposito attrezzo, composto da una piccola tinozza nella quale era collocato un recipiente generalmente in rame stagnato al cui interno era collocata una pala azionata da una manovella. Posto il composto nel recipiente, chiuso con l’apposito coperchio, collocato nella tinozza, circondato da ghiaccio tritato pressato e cosparso abbondantemente di sale grosso non restava che mescolare a lungo, servendosi dell’apposita manovella sino a quando questa non richiedeva un certo sforzo, sicuro segnale che il gelato era pronto. Prima ancora mancando anche le fabbriche del ghiaccio o si era fortunati possessori di una "ghiacciaia" (costruzione in muratura coperta di terra e di alberi, generalmente di nocciolo, in cui in inverno veniva stipata la neve ed il ghiaccio) o si rinunciava al gelato estivo gustandolo solo in inverno quando ghiaccio e neve non mancavano mai!

Scheda dietologica

Più di due etti di gelato a testa per 420 calorie a porzione. E’ generoso Vittorio! Dolce nutriente e facile da digerire. Adatto a tutti, in particolare anziani, bambini, convalescenti, donne incinta, nutrici, sportivi. Persone che hanno bisogno di un’alimentazione completa, rapida da digerire. Grande dilemma. Gelato alla frutta o alla crema? Quale dei due è il peggior nemico della linea? Nessun nemico. È solo questione di aria. Il gelato lo comperiamo nel vasetto o nel cono, a volume quindi, non a peso. Il gelato alla frutta ha meno calorie, ma nella preparazione non si arricchisce d’aria, pesa dunque di più. I gelati alla crema, che han più calorie, si gonfiano invece d’aria (dal 30 al 60% del loro volume). Nello stesso vasetto da 200 millilitri potremo avere 140 grammi di gelato alla frutta oppure 80 grammi di gelato alle creme. Alla fine dei conti le differenze caloriche saranno minime. Buon gelato a tutti, senza calcoli deprimenti!