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Le frittelle

"Le frìtule"

Ingredienti per 4 persone:

500 gr. di farina bianca 00
60 gr. di burro
60 gr. di zucchero
8 uova
1/2 l. di acqua
1 presa di sale
1 kg di strutto per friggere
1 cucchiaio di zucchero a velo

Preparazione

.Con la farina, il burro, lo zucchero, il sale e l’acqua preparare una polentina e farla poi cuocere per cinque minuti circa. Lasciare raffreddare, indi, una alla volta, aggiungere le uova, mescolando a lungo. Lasciare riposare per un’ora, indi dare un’ultima rimescolata. Nel frattempo, in un tegame di adeguata capacità far sciogliere lo strutto e, quando sarà bollente, versarvi il composto, a cucchiaini, badando di non tenere la fiamma eccessivamente alta. Si formeranno delle specie di palle vuote che gireranno su se stesse. Quando saranno ben colorite si tolgano con una schiumarola e si depositino su un foglio di carta assorbente. Servirle spolverate di zucchero a velo.

Difficoltà
Preparazione
Cottura
Costo
Servire

medio/alta

45 minuti

15 minuti

basso

preferibilmente calde

Abbinamenti

Le frittelle ben si sposano con la crema pasticcera che può essere versata sopra oppure, meglio, inserita nell’interno, cavo, tramite l’apposita siringa.

Abbinamento vino

Un buon Moscato d’Asti Naturale aiuterà, con il suo frizzante e il gusto dolce poco alcoolico, a reggere la voglia di bere che mettono le frittelle.

Varianti

Una variante povera prevede l’uso di 400 gr. di polenta, 200 gr. di farina bianca, 2 uova, 2 cucchiai di zucchero, 1 cucchiaino di lievito in polvere, la buccia grattugiata di un limone. Impastare bene il tutto e procedere come per la ricetta: le "frittelle dei poveri" ovvero le "muruuzine" non saranno da meno delle loro più illustri consorelle.

Curiosità e notizie

Le frittelle, con le castagnole e le lattughe costituivano e tuttora costituiscono il "trittico" simbolo dei nostri dolci di carnevale.

Scheda dietologica

Le "frìtule" sono un dolce di carnevale che fornisce circa 450 calorie all’etto. La loro bontà dipende tutta dalla qualità della frittura (vedi scheda dei "bariguléen"). Non contengono molto zucchero (15 grammi a porzione per l’impasto più lo zucchero a velo). Se fritte bene inoltre non si impregnano di grasso ed i lipidi si attestano sul 15%. Un dolce quindi inseribile nel menù (parte alta della piramide) senza grossi patemi. Dato però che i fritti ed i grassi cotti a lungo impegnano la digestione più dei grassi crudi, è meglio non mangiare tutti i giorni del carnevale "frìtule", "bariguléen" e "latüüghe". Mangiar di tutto un po’ e poco di tutto! In attesa della Quaresima non roviniamoci il Carnevale!