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Il baccalà in umido

"El bacalà in ümit"

Ingredienti per 4 persone:

800 gr. di baccalà già ammollato
400 gr. di cipolline
300 gr. di pomodori pelati
1 l di olio extra vergine di oliva per friggere + 4 cucchiai per la successiva rosolatura
30 gr. di farina bianca
1 presa di sale
1 spolverata di pepe

Preparazione

Tagliare a pezzi il baccalà, infarinarlo ben bene e farlo friggere nell’olio bollente, salarlo, peparlo e metterlo da parte. In una casseruola in cui sarà stato posto l’olio versare le cipolline affettate finemente e una volta rosolate aggiungere i pomodori, schiacciandoli con la forchetta. Lasciar sobbollire un poco indi unire il baccalà e lasciarlo insaporire a fuoco molto basso per circa 10 minuti e servire.

Difficoltà
Preparazione
Cottura
Costo
Servire

media

15 minuti

20 minuti + 20 minuti

alto

caldo

Abbinamenti

Polenta fresca.

Abbinamento vino

Quando si parla di baccalà subito si pensa al Veneto e quindi diviene automatico l’abbinamento. Ma il baccalà, invece, trova radici un po’ ovunque: si propone perciò un vino marchigiano rosso e per la sapidità degli ingredienti e della stessa carne, il Rosso Piceno ‘96 di Mancinelli

Varianti

Una buona variante è quella che prevede l’aggiunta, durante la cottura, di una scatola di fagioli già lessati e, alla fine, di una manciata di prezzemolo tritato.

Curiosità e notizie

Il baccalà, com’è noto, era considerato cibo per le mense dei poveri ed i pezzi fritti non mancavano mai sui banconi delle osterie, assieme alle uova sode, la frittata con le erbe, i nervetti, le polpette. Ora, l’alto costo ha loro fornito attributi di nobilità (che peraltro abbondantemente meritano).

Scheda dietologica

"Baccalà" deriva dallo spagnolo "bacalao" è il merluzzo dell’Atlantico conservato tramite salagione o essiccamento. Differenza tra baccalà e stoccafisso. Il baccalà è il merluzzo sotto sale, lo stoccafisso quello essiccato. La confusione deriva dal fatto che in moltissime ricette venete lo stoccafisso vien chiamato baccalà.

Il baccalà in umido cremonese è quello sotto sale. La riuscita delle ricette dipende tutta dalla qualità dell’ammollo che serve a far rigonfiare le carni ed a togliere il sale. Ogni libro di cucina dice la sua, ma 48 ore in acqua fresca con ricambi periodici, è il consiglio più sicuro per il baccalà intero, 36 ore per i filetti. Come si sceglie il baccalà? I pezzi migliori finiscono sulla piazza di Napoli, visto che è un po’ scomodo andar fin laggiù, i filettoni son quelli da scegliere. E che siano bianchi, ma non troppo bianchi (vorrebbe dire che son stati sbiancati con anidride solforosa) e che non abbiano macchie giallastre (vorrebbe dire che son stati conservati male).

La polenta è la combinazione ideale per il baccalà in umido, la versione coi piselli è più impegnativa.